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Una porta aperta a chi le trova tutte chiuse: l’Ambulatorio Solidale di Perugia

Di Sara Giombolini

104 protesi dentali, 54 paia d’ occhiali e 440 visite: questi sono i numeri che raccontano molto più di una semplice statistica, rappresentano il grande impegno quotidiano di una realtà nata nel cuore di Perugia, un luogo in cui la solidarietà si traduce ogni giorno in cure concrete, professionali e gratuite. L’Ambulatorio Solidale è una realtà che da sette anni trasforma il bisogno in speranza e la fragilità in dignità. Nato da un’idea di Fabio Bastianini e ispirato al modello torinese degli Asili Notturni, l’ambulatorio è oggi un punto di riferimento per decine di pazienti in difficoltà. Come racconta il dottor Nardi, odontoiatra e attuale Presidente, la partecipazione di medici volontari e la preziosa collaborazione delle Istituzioni, hanno permesso a questo progetto di crescere fino ad oggi, arricchendosi nel tempo di numerose storie di pazienti e di illustri professionisti che ogni giorno svolgono un lavoro silenzioso quanto prezioso: “La nostra missione non è fare tanto, ma fare il necessario, e farlo bene” – sottolinea il Dr. Nardi, ribadendo l’importanza del rispetto per il tempo e la professionalità dei medici volontari, i quali “sanno quando iniziano e quando finiscono”. Purtroppo, il bisogno delle cure e l’incapacità economica di poterle sostenerle si racchiude troppo spesso nel silenzio dei più fragili, spesso famiglie monoreddito o pensionati. D’altronde – spiega ancora il Dr. Nardi – “la sanità pubblica in Italia garantisce meno del 5% delle prestazioni odontoiatriche e i LEA coprono poco più che le estrazioni. Molti pazienti non sono in grado di affrontare nemmeno il piccolo contributo richiesto dal pubblico.”Oggi, però, grazie a questa realtà, questi pazienti possono accedere a molte cure e trattamenti grazie ad un percorso a loro dedicato che, nel tempo, si è esteso dall’ambito odontoiatrico anche a quello oculistico e dermatologico. Come ci ha illustrato Marco, responsabile organizzativo della gestione delle prenotazioni, quello adottato dalla struttura è “un accesso semplice e rispettoso”: tramite un messaggio WhatsApp – spiega – vengono raccolti tutti i dati e le richieste, garantendo così una risposta celere e chiara.” Per ciascun paziente viene redatta una cartella clinica contenente l’anamnesi completa e tutte le informazioni che consentono ai medici successivi di conoscere il percorso del paziente, assicurando così, soprattutto nel follow-up, la continuità e l’appropriatezza delle cure. Il livello delle prestazioni è elevato e assicurato non solo dalla professionalità dei medici curanti, ma anche dalle più moderne attrezzature: radiografie digitali, ortopantomografo di ultima generazione, poltrone odontoiatriche e sala di sterilizzazione.La visione e l’impegno sono incentrati nel presente, ma strizzano l’occhio anche al futuro: “In autunno – ci anticipa il Dr. Nardi – partirà un progetto di prevenzione dedicato a ragazzi e adolescenti fino ai 18 anni ed è anche in fase di rinnovo il progetto di protesi sociale stabilizzata mediante implantologia. Vogliamo diventare più grandi, ampliare i locali, coinvolgere altri professionisti e cercare nuovi fondi”. Questo lodevole progetto non si alimenta soltanto grazie alla passione e alla dedizione quotidiana dei professionisti, ma anche grazie – e soprattutto – ai numerosi contributi esterni: tra i più preziosi figura quello della Fondazione Perugia, del Comune di Perugia e dell’Ottica 10 Decimi, grazie alla quale è stato possibile fornire a numerosi pazienti, pediatrici e non, presidi ottici correttivi. “Non è mai solo un paio di occhiali” – racconta Marco, ricordando un episodio toccante dell’anno precedente – “Arrivò da noi una famiglia fuggita dall’Afghanistan, con un bambino di sei o sette anni. Il piccolo, con gravi problemi visivi, aveva purtroppo perso gli occhiali durante la fuga. Dopo aver eseguito la visita, l’ottica ha provveduto a fornirgliene un nuovo paio. Alla consegna, la gioia del bambino e della sua famiglia – come le lacrime – è stata incontenibile”.

 

 Un luogo che cambia la vita e la prospettiva di cura

È qualcosa che spesso diamo per scontato, ma va riaffermato con forza: non è mai “solo” un paio di occhiali o “solo” una protesi dentale. È molto di più: è dignità umana, è diritto alla cura e all’assistenza primaria, è il volto di un progetto fatto di altruismo e generosità, in cui gli ultimi non vengono lasciati indietro, ma accolti e curati.  La storia del bambino afgano e della sua famiglia non è un’eccezione, ma una delle tante storie di fragilità accolte e trasformate in speranza concreta, grazie a una rete viva e attiva, dove il bisogno del più fragile incontra ascolto, cura e attenzione. Per molti è l’unica possibilità, ma per tutti è molto più di una cura: è solidarietà concreta, dove le fragilità non vengono ignorate, ma riconosciute e rispettate. Ogni giorno, nell’Ambulatorio Solidale, storie come quella di questo bambino, si intrecciano in un luogo dove chi ha bisogno trova finalmente una porta aperta e qualcuno pronto ad ascoltare e farsi carico delle sue necessità

Associazione O.d.V. ASILI NOTTURNI DELL’ UMBRIA

Via G.P. da Palestrina, 40 Perugia

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