Integrazione delle cure: medici nella giungla di tariffe e dispositivi di telemedicina

Viene prescritta da un medico, praticata dagli stessi ed erogata tramite dispositivi ad uso in genere sanitario. Svolto incontro all’Ordine dei Medici di Perugia. L’assunto non è scontato vista la giungla di offerte, piattaforme ed opzioni commerciali.

L’integrazione tra cure territoriali ed ospedale può essere declinata in molti modi. La possibilità di abbattere barriere e tempi è una chance che solo la telemedicina può offrire.
Nella giungla di software, opzioni, dispositivi e progetti il know how del medico in questo ambito deve ancora sedimentarsi.
Lo stesso Fascicolo Sanitario Elettronico FSE deve trovare ancora la sua identità con gli obiettivi del PNRR (riferisce nella relazione Pocciati).
Le ecografie fatte negli ambulatori dei MMG posso essere discusse da remoto con gli specialisti ospedalieri (espongono Marinangeli e Luchetta).
In questo incontro promosso dall’Ordine dei Medici di Perugia (Pasquale Gallo, Massimo Renzini) si confrontano medici di medicina generale MMG (Maria Laura Luchetta, Alessandro Pocciati, Michela Bovi, Sofia Marinangeli) e specialisti ospedalieri (Alessio Gamboni, Francesco Corea, Marta Micheli) per cercare di ottimizzare queste opzioni in diversi ambiti delle cure interimistiche, cardiologiche, ematologiche, riabilitative neurologiche. Le trasfusioni al domicilio ormai sono una realtà con buoni numeri (Marta Micheli riporta i dati).
Queste pratiche attendono univoci standard e tariffari nazionali definitivi e servono a decongestionare i Pronto Soccorsi e le corsie ospedaliere (Alessio Gamboni).
Le prestazioni di Telemedicina sono state in qualche modo parificate alle prestazioni tradizionali sebbene consentano risparmi su ampia scala oltre che adeguata risorsa di cura per gli assistiti (specifica Corea).

Fonte: Redazione

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