Stati generali della Comunicazione per la Salute. Giornalisti, comunicatori, social media manager a confronto

Oltre 10 ore di diretta live streaming, circa 1500 partecipanti in presenza e on line, più di 2 mila le visualizzazioni online e 14,6 mila quelle dei post social di racconto su Facebook, con oltre 1,4 mila interazioni. Dietro a questi numeri giornalisti, comunicatori, social media manager: la schiera di professionisti del Servizio Sanitario Nazionale che affianca le Direzioni strategiche nella risposta ai bisogni di salute delle comunità.

Si sono chiusi i lavori della prima edizione degli Stati generali della Comunicazione per la salute organizzati da Federsanità, in collaborazione con PA Social e con il patrocinio di ISS, AGENAS, ANCI, FORMEZ, Ordine dei Giornalisti e Fondazione Innovazione e Sicurezza in Sanità, che ha radunato a Roma, il 4 e 5 marzo, tutti i responsabili della comunicazione e uffici stampa delle Aziende sanitarie ed ospedaliere di tutte le Regioni. Una due giorni di formazione e lavoro che ha alternato interventi istituzionali e tavoli di confronto al fine di rafforzare nei professionisti della comunicazione la consapevolezza e l’esperienza acquisita nel lavoro di disseminazione quotidiano degli ultimi due anni.

“Siamo in un periodo di grandi cambiamenti e la comunicazione non può che essere lo strumento che accompagnerà il nuovo assetto del sistema salute e dell’intero sistema dei servizi sul territorio che Ministero della Salute e Agenas stanno tracciando secondo le linee del Piano nazionale di ripresa e resilienza. Il bisogno di condividere valori come la salute – ha dichiarato Tiziana Frittelli Presidente di Federsanità e direttore generale dell’AO San Giovanni Addolorata di Roma – per determinare comportamenti che favoriscano la sostenibilità e lo sviluppo del paese è quanto emerge dagli Stati generali della comunicazione per la salute. Il valore più importante da preservare, e che in questi due giorni è emerso, è quello dell’alleanza. L’alleanza tra professionisti e istituzioni, tra ospedale e territorio e, poi soprattutto, l’alleanza terapeutica con il cittadino, ritrovata in un momento difficile, quello della pandemia. Solo se impareremo, insieme, l’importanza della comunicazione per la salute, potremmo contribuire alla salvaguardia del nostro SSN. Se sapremo comunicarlo, in ogni occasione, sarà più facile in ogni sede riuscire a difenderlo”.

Community building per sostenere la Missione 6 del PNRR, Promozione della salute, People management e comunicazione interna, Comunicazione per la prevenzione del contenzioso, Nuovi canali per le Relazioni con il pubblico, Change Management, Comunicazione di Crisi, Modelli organizzativi, Profili ruoli e contratti dei Comunicatori, Giornalisti, Social Media Manager: sono le traiettorie descritte da Marzia Sandroni dell’azienda Toscana Sud est che coordina il Tavolo dei comunicatori delle Aziende sanitarie. Questo il metodo: Formazione, Ricerca e misurazione degli esiti, Disseminazione della conoscenza e delle buone pratiche.

fonte: Usl Umbria 2

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