Oggi la protagonista della nostra intervista non sarà una dottoressa né una professionista, ma una ragazza.
Una ragazza che si divide tra il suo lavoro, sport, passione e interessi, una vita piena e colorata , una vita dinamica e ricca di impegni alla quale però, a volte ha dovuto mettere un freno. C’è stato un momento in cui Eleonora si è accorta che qualcosa non andava…. I momenti di euforia e voglia di fare si intervallavano a momenti di profonda tristezza e depressione.Una grande capacità creativa si contrapponeva ad una profonda apatia.
Qualcosa non andava.
Così non ha esitato, si è rivolta ad una specialista che l’ha presa per mano e l’ha messa di fronte ad una nuova consapevolezza.
Eleonora ha scoperto di essere ciclotimica
“La ciclotimia (o disturbo ciclotimico) rientra nel gruppo dei disturbi bipolari. E’ caratterizzato dall’alternarsi di periodi ipomaniacalie periodi di lieve depressione.
La ciclotimia assomiglia al disturbo bipolare ma rispetto a questo è meno grave. Infatti i sintomi associati ai periodi ipomaniacali e depressivi sono meno intensi; in altre parole il soggetto che soffre di disturbo ciclotimico è meno euforico e meno depresso rispetto a chi è affetto da bipolarismo.L’oscillazione dell’umore, sebbene meno intensa, è comunque, anche nel disturbo ciclotimico, molto invalidante. Nello specifico, durante i periodi ipomaniacali il soggetto è estremamente ottimista, energico, vitale e la sua autostima è eccessivamente elevata. Questo senso di grandiosità spesso è associato ad un’aumentata voglia di parlare, ad una diminuita necessità di dormire e ad un continuo bisogno di “fare”.Nella ciclotimia queste fasi di eccessivo buon umore ed esaltazione sono alternate da fasi di tipo depressivo in cui il soggetto si sente triste, stanco e viene meno la sua voglia di fare. Le situazioni che durante la fase ipomaniacale venivano affrontate con grande entusiasmo ora sono vissute con apatia, scarso interesse e poca concentrazione. Improvvisamente tutto perde importanza e significato dando spazio alla tristezza, all’irritabilità, all’intolleranza e al nervosismo”
Proprio per cercare di sensibilizzare un maggior numero di persone possibili sull’argomento,perché le malattie mentali no siano più uno stigma sociale, Eleonora ha deciso di utilizzare i suoi canali social per parlare del suo disturbo e si è accorta di quante persone si siano riconosciute nel suo problema, le abbiano scritto chiedendo informazioni e consigli e soprattutto, dopo il suo esempio, abbiano deciso di consultare uno specialista .
Purtroppo, nonostante si parli tanto di “cura personale” ancora oggi, nel 2023 parlare di disturbi mentali, resta un tabù. Se ci ammaliamo fisicamente corriamo dal medico, se abbiamo problemi agli occhi, alla pelle, a un arto, siamo subito pronti a correre ai ripari, mentre se soffriamo di qualcosa di più oscuro e profondo, aspettiamo…
Proprio per questo noi di “Medicina e Cure” crediamo che sia importante parlarne e abbiamo accolto la storia di Eleonora Giunta come un’ occasione per affrontare questo tema.
Ringraziamo Eleonora, che si è aperta con noi e, con la sua testimonianza, il suo entusiasmo e il suo esempio ci è stata da stimolo per continuare a parlare, anche nelle prossime interviste, in modo chiaro e con i giusti strumenti di Disturbi e malattie mentali
Intervista completa su www.medicinaecure.it
Eelonora Giunta Instagram @eleonoragiunta_